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Il patosistema “endofita/specie arborea forestale” ed i cambiamenti climatici: analisi di un caso di studio

Ragazzi A. Moricca S.
Articolo Immagine
ISSN:
0390-0460
Rivista:
Micologia Italiana
Anno:
2012
Numero:
2-3
Fascicolo:
Micologia Italiana N.2-3/2012

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Gli Autori analizzano l’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi forestali, sulle piante forestali e sui sistemi ospite-parassita, evidenziando le alterazioni e le deviazioni delle funzioni a carico di ciascun componente nonché le ricadute sui rapporti tra gli endofiti patogeni e la pianta. Viene altresì indagato l’effetto delle variazioni climatiche sull’epidemiologia di Biscogniauxia mediterranea, agente del cancro carbonioso delle querce, che ha nel tempo progressivamente ampliato il suo areale estendendosi, dalle regioni centrali e meridionali, verso gli orizzonti settentrionali della Penisola, fino a giungere nella vicina Slovenia. Le ricerche, condotte per circa un ventennio, sulla biologia ed ecologia di B. mediterranea in un soprassuolo quercino della Toscana, ad Ulignano (PI), hanno ben evidenziato come questa Xilariacea possa alterare la composizione, la struttura e le dinamiche evolutive di un soprassuolo. Infatti, quello che nel 1990 era un bosco misto a prevalenza di cerro e roverella, con prevalenza della prima specie, nel 2008 si è presentato con larga dominanza della roverella. Il cerro, specie mesofila ed esigente in fatto di umidità, è risultato particolarmente suscettibile all’agente di cancro carbonioso. Il microorganismo si è talmente diffuso nell’area di studio sino a divenire, a sua volta, specie dominante nell’ambito della comunità endofitica infeudata alle specie quercine investigate.

The authors analyze the effect of climate change on forest ecosystems, on forest trees, and on host-parasite systems, highlighting changes and deviations from the functions of each component, and the impact on the plant-endophyte relationship. The impact of climate change on the epidemiology of Biscogniauxia mediterranea, the agent of charcoal canker on oaks, is also reported. The fungus has over time gradually expanded its range, extending from central and southern regions to the northern areas of the Italian peninsula, up to reach the nearby Slovenia. The research conducted for about two decades on the biology and ecology of B. mediterranea in an oak stand at Ulignano (PI), in Tuscany, have clearly shown how this Xilariacea can alter the composition, structure and evolutionary dynamics of a forest stand. In fact, what in 1990 was a mixed stand, composed prevalently of Turkey oak and pubescent oak, with a predominance of the first oak species, in 2008 turned out to have a large dominance of pubescent oak. Turkey oak, a mesophilic species quite demanding in terms of moisture, was particularly susceptible to the agent of charcoal canker. The microorganism has become so widespread in the study area to become, in turn, the dominant species in the endophytic community harboured in the oak species investigated.