Si affrontano alcune problematiche relative all’associazionismo ambientalista, le trasformazioni subite negli anni e le complesse sfide a cui sono chiamate a rispondere. A fronte di accresciute complessità ambientali e di nuove responsabilità a cui le associazioni ambientaliste si trovano di fronte non sempre corrisponde una visione comune, un dialogo costante in grado di coinvolgere l’opinione pubblica e il tessuto sociale. La globalizzazione anche dei problemi ambientali imporrebbe un superamento dei confini locali e nazionali per tentare di incidere sulle scelte strategiche globali. Nuove prospettive possono emergere dalla crescita culturale data dai movimenti ambientalisti giovanili che in questi anni si sono sviluppati in tutto il mondo occidentale attorno alla figura simbolo di Greta Tumberg. L’interrogativo posto è se i movimenti storici saranno in grado di dialogare con queste nuove energie, trovare un linguaggio comune che al momento non sembra definirsi. Un linguaggio che sappia interpretare la complessità delle problematiche e in grado di superare quel gap generazionale al momento presente. Un ruolo centrale è riservato alla scuola e in particolare allo studio di discipline, in questi decenni spesso trascurate, come le scienze della natura, della biodiversità, degli ambienti naturali a vantaggio di un approccio tecnicistico allontanando la natura dalla percezione emotiva, sensoriale calata nel reale.