Sullo sfondo della Bologna medievale e dei conflitti fra guelfi e ghibellini nelle Canzoni di re Enzio riaffiorano, in modo talvolta imprevedibile, i temi essenziali della poesia pascoliana. Il poeta vi risolve il rapporto tra storia e poesia, dando per la prima volta espressione compiuta al suo intimo confronto con Dante e con Carducci. Se ogni vicenda umana sembra precipitare lentamente nel gorgo del nulla, l’arte può indicare all’uomo la via per il riscatto della propria libertà, in una rinnovata fiducia nella vita. Questo primo commento complessivo, oltre ad agevolare il lettore nella selva dei riferimenti storici e delle arditezze lessicali, si propone di cogliere elementi di continuità col primo Pascoli e di ricercare una nuova interpretazione dell’intero ciclo di sei canzoni, rimasto incompiuto: La Canzone del Carroccio, La Canzone del Paradiso, La canzone dell’Olifante, pubblicate tra 1908 e 1909, La Canzone dello Studio, La Canzone del cor gentile, Biancofiore, mai scritte.
INDICE
Introduzione - nota metrica - nota al testo - tavola bibliografica - la canzone del carroccio - la canzone del paradiso - la canzone dell’olifante - note di pascoli - appendice. Le canzoni di flor d’uliva - indice dei nomi propri - indice delle opere citate di pascoli, Carducci, Dante e della Bibbia.
Pascoli Giovanni
Castoldi Massimo
Massimo Castoldi insegna Filologia italiana all’Università
degli Studi di Pavia. I suoi principali ambiti di ricerca sono la poesia e la
prosa pascoliana, la saggistica italiana dell’Ottocento con particolare
attenzione all’opera manzoniana, e la poesia nelle corti venete e padane tra
Quattrocento e Cinquecento. È membro del Comitato scientifico della «Rivista
pascoliana», della rivista «Umanesimo dei moderni» e della Commissione per
l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Pascoli. Su Pascoli ha pubblicato,
oltre ai numerosi contributi su riviste e in opere miscellanee, l’edizione
critica Saggi e lezioni leopardiane (La Spezia, Agorà edizioni, 1999), il
commento a Le Canzoni di re Enzio (Bologna, Pàtron, 2005), i volumi L’ombra di
un nome. Letture pascoliane (Pisa, ETS, 2004), Pascoli (Bologna, il Mulino,
2011) e Da Calypso a Matelda. Giovanni Pascoli poeta dell’Era nuova (Modena,
Mucchi, 2019).