Il volume si inserisce nell’ambito dei recenti filoni di ricerca interessati alla diffusione cinquecentesca delle opere dell’Umanesimo bolognese nei centri di cultura europei, indagando la fortuna manoscritta e a stampa di Antonio Urceo Codro e ricostruendo il contesto delle relazioni intessute da questo importante umanista, già studiato magistralmente da Ezio Raimondi nel pionieristico Codro e l’umanesimo a Bologna (1950).
Giacomo Ventura è docente di ruolo di materie letterarie nella scuola superiore ed è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Nel 2018 ha conseguito il Dottorato in Culture letterarie, filologiche e storiche.
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