Accademie a Bologna nei secoli XVI e XVII
Il mondo delle accademie in Età Moderna ha sollevato da
qualche tempo un notevole interesse, accentuatosi nell’ultimo periodo, che si è
manifestato attraverso una serie di scritti e di incontri di studio, intesi a
esplorare una realtà assai più variegata, complessa e interessante rispetto a
quanto si fosse ritenuto nel passato. In tale contesto si colloca questo volume
che propone quattro saggi inediti dedicati al mondo bolognese (Gian Luigi
Betti, Accademie bolognesi tra scienza e potere; Marina Calore, «Splendidissima
virtù che magnificenza si chiama». L’Accademia dei cavalieri della Viola di
Bologna; Clizia Gurreri, Dal giardino della Viola a palazzo Zoppio; Marinella
Pigozzi, Le accademie d’arte a Bologna: dal confronto con la natura all’ideale
classico). All’interno dei lavori si intrecciano tra loro vari elementi, da
quelli letterari alla produzione figurativa, dai momenti di spettacolo, nelle
sue diverse manifestazioni, all’elaborazione filosofica e all’attività
scientifica. Il tutto avendo sempre come riferimento una realtà associativa a
Bologna ricchissima nei due secoli assunti come riferimento, che se offre ai
suoi interpreti spazi di maggiore libertà rispetto a quelli presenti nella sede
universitaria, non per questo vede da parte degli accademici una minore
attenzione al gusto dei potenti con i quali intrattenevano sovente rapporti di
patronage. Rapporti in grado d’indirizzare l’attività dell’accademia o anche
solo di garantirne la sopravvivenza, soggetti comunque alle congiunture
storiche del momento e alle reciproche convenienze. Così che lo studio della
vita e dell’attività dei cenacoli consente anche di aprire una finestra sulla
realtà storica, artistica e culturale cittadina utile a comprenderne le
dinamiche.
Betti Gian Luigi
Laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di
Bologna, i suoi interessi culturali si
rivolgono principalmente verso il pensiero italiano dei secc. XVI e XVII, con particolare riguardo ai suoi
aspetti politici e ai rapporti in cui
tale pensiero si pone in relazione alle problematiche religiose e
scientifiche del tempo, all’interno di
un quadro in cui trovano rilievo sia le realtà locali che il più ampio scenario offerto dall’Europa
del tempo. Autore di numerosi contributi
editi in varie riviste e in raccolte di saggi, nel 2000 ha pubblicato il volume, Scrittori politici bolognesi nell’età
moderna, Name, Genova.
Calore Marina
Veneziana di nascita, laureata a Bologna in Lettere
Classiche nel lontano 1968, è esperta in storiografia dello spettacolo. Ha
curato la pubblicazione dei due volumi Uomini di teatro in Emilia Romagna
(Modena, Mucchi, 1986) e Teatro e musica nel Settecento Estense (Firenze,
Olscki, 1994). Ha condotto ricerche storico-archivistiche a Bologna, Ferrara,
Modena e in varie realtà locali (Adria, Rovigo, Crevalcore, Finale Emilia,
Guastalla) ed é autrice delle monografie Pubblico e spettacolo nel
Rinascimenti. Indagine sul territorio dell’Emilia Romagna, Spettacoli a Modena
tra ’500 e ’600. Dalla città alla capitale e Il teatro del Corso di Bologna. Ha
collaborato periodicamente con il Comitato di Bologna Storica, la Società di
Studi Romagnoli, la Deputazione di Storia Patria per le Antiche Prov. Modenesi,
il Museo del Risorgimento di Bologna.
Gurreri Clizia
Laureata in lettere presso l’Università degli studi di Roma
La Sapienza, dottore di ricerca in italianistica con una tesi sull’Accademia
dei Gelati di Bologna, per la cui stesura sono state consultate fonti inedite e
materiali d’archivio. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati in riviste e
miscellanee di saggi italiane e straniere. È stata ideatrice dei due convegni
internazionali sulla cultura accademica tra XV e XVII secolo, dal titolo
"Le Virtuose Adunanze". Ha tenuto lezioni televisive su vari
argomenti nel quadro della programmazione di Rai Cultura. Attualmente docente
di italiano, latino e greco presso il liceo “Socrate” di Roma.
Pigozzi Marinella
Professore di Storia della critica d’arte e di Museologia e
collezionismo presso l’Alma Mater Studiorum, Università degli Studi di
Bologna. Le sue competenze di ricerca hanno coinvolto e coinvolgono la
storiografia artistica, la storia del collezionismo, l’interazione arte e
scienza, l’etica e la prassi della tutela e della conservazione del patrimonio,
la valorizzazione della tradizione artistica e delle sue testimonianze nei siti
che le ospitano. Ha diretto il Dottorato in Storia dell’Arte e poi è stata
responsabile del percorso in Arte del Dottorato delle Arti Visive, Performative
e Mediali. Ha insegnato in dottorati italiani e in scuole di specializzazione
straniere. È stata visiting professor in università brasiliane (Belém),
francesi (Poitiers) e della Repubblica Ceca (Olomouc). Ha diretto, dal 2012 al
2021, “Intrecci d’arte”, la rivista on line e in open access dell’Alma Mater
Studiorum, Università di Bologna.