Le scritture di viaggio, al di là della loro ricchezza
informativa e del fascino del loro esotismo, possiedono uno statuto testuale
che va letto e studiato in quanto tale, dunque anche con gli strumenti della
filologia. Ciò è vero non solo per la narrativa odeporica ormai entrata a far
parte del canone della letteratura mondiale, ma anche per i discorsi meno
formalizzati e più intris di referenzialità, al limite del mero documento, nati
a ridosso delle Grandi Scoperte: i primi fotogrammi dell’America che nel giro
di pochi anni hanno percorso l’Europa, e che in definitiva sono i responsabili
della formazione di un “immaginario americano”, sono la migliore illustrazione
della nascita di una tradizione che, costituitasi con sorprendente rapidità,
trae le sue origini dagli scritti di Colombo e di quanti lo hanno seguito, in
un intreccio di testi originali, rimaneggiamenti, plagi, traduzioni; scritti
che a loro volta convogliano e reinterpretano tradizioni più antiche. Il
volume, in cui non mancano incursioni che vanno dal De Canaria di Boccaccio al
Diario di un viaggio in motocicletta di Ernesto “Che” Guevara, raccoglie i
risultati di un quarantennio di ricerche e di studi che vanno in questo senso e
che, per lo più pubblicati in sedi di difficile accesso, vengono qui presentati
al pubblico dei non specialisti. Il volume si compone di tre parti (Filologia e
letteratura; Filologia e linguistica; Vespucciana) per un totale di
trentacinque capitoli, che si prestano a una lettura non solo continua, ma
trasversale.
INDICE
Formisano Luciano
Ha insegnato Filologia e Linguistica romanza nelle Università di Salerno e Bologna ed è Socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Si è occupato di letterature romanze medievali, di storia della romanistica, di poesia neodialettale. Nel settore della letteratura di viaggi, disciplina che ha anche insegnato nell’Università di Bologna, ha procurato varie edizioni di testi italiani e spagnoli dell’età delle grandi scoperte geografiche, tra cui la prima edizione critica e commentata delle lettere di Amerigo Vespucci. Ha scoperto e pubblicato la più antica traduzione del Corano in una lingua europea moderna.