Banner OpenAccess

Globalizzazione: il Brasile, un oceano di opportunità in divenire

Accenti Ettore
Articolo Immagine
ISSN:
0393-1641
Rivista:
Gallerie e grandi opere sotterranee
Anno:
2014
Numero:
111
Fascicolo:
Gallerie e grandi opere sotterranee N.111/2014

Acquisto digitale

Acquista:

€ 20.00

Questo è il quarto articolo, pubblicato da “Gallerie e Grandi Opere Sotterranee”, rivolto all’economia della globalizzazione. Il primo riguardava la globalizzazione in senso generale (Gallerie n. 97), gli ultimi due si riferivano a Cina ed India (rispettivamente Gallerie n. 99 e n. 101), due Paesi appartenenti al gruppo dell’ormai famoso acronimo BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), in cui il Brasile occupa un posto molto diverso rispetto agli altri Paesi, per motivi storici, geografici ed economici. È infatti curioso come questi paesi BRIC, che fanno parte del gruppo definito come quello dei Paesi con la crescita economica più alta, raggiungano questo primato da posizioni tanto di diverse. Russia, India e Cina hanno radici millenarie, popolazioni etnicamente antichissime ma con una storia recente che le accomuna, mentre il Brasile è un recente amalgama di etnie immigrate, un territorio vergine, solo da poco esplorato e in fase di sfruttamento, un Paese che non ha attraversato le convulsioni belliche europee e storie coloniali quali quelle dell’India e della Cina, quindi esso è accomunato al gruppo del BRIC per ragioni puramente economiche. Tra l’altro va subito menzionato che il Brasile ospita la più numerosa comunità di emigrati italiana del mondo che ammonta a ben trenta milioni di persone, appartenenti per lo più alle classi medio alte e che hanno dato ben tre presidenti al Brasile repubblicano (Pascoal Ranieri Mazzilli, Emilio Garrastazu Medici e Itamar Franco). Nonostante questa elevata presenza italiana, l’Italia figura all’ottavo posto come interscambio, mentre al primo si trova la lontana Cina e questo fatto può essere visto, volendo considerare il bicchiere mezzo pieno, come una valida possibilità di crescita per il nostro interscambio. Sarà interessante analizzarne in dettaglio la situazione, capirne le origini e le tendenze future, soprattutto per quanto riguarda la crescita che, seppure rallentata dalla seconda metà del 2013, certamente tornerà presto al livello degli altri paesi del gruppo BRIC.