L’esposizione
Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo, consente di entrare in
contatto con vicende belliche che determinarono l’espansione coloniale italiana
fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale e permette di conoscere le traiettorie
del collezionismo coloniale in Italia e in Europa, con riferimento specifico al
contributo di cittadini bolognesi. La raccolta libica della Croce Rossa di
Bologna, conservata presso il Museo Civico del Risorgimento cittadino e
riscoperta nell’ultimo scorcio del Ventesimo secolo, recupera la memoria della
guerra italo-turca, un importante episodio del colonialismo italiano
postunitario in Africa. Fotografie e oggetti raccolti in Libia dai membri della
47° Ambulanza e conservate in altre raccolte documentarie del Museo del
Risorgimento, raccontano le caratteristiche peculiari del collezionismo
coloniale. Con riferimento al più ampio contesto della penetrazione europea
nell’Africa settentrionale, l’allestimento è arricchito dai materiali della collezione
di Carlo Mazzetti, bolognese che visse per oltre cinquant’anni in Egitto a
partire dal 1849 e che inviò nella città natale oggetti prelevati dai campi di
battaglia delle guerre anglo-egiziana e anglo-mahdista. Il patrimonio donato da
Mazzetti, oggi conservato nei depositi del Museo Civico Medievale e in mostra
fin dall’allestimento del Museo Civico di Bologna deciso nel 1881, fu
confermato nei suoi successivi adattamenti, risalenti all’inizio del XX secolo,
quando una vetrina dedicata alle guerre coloniali in Egitto fu aggiunta
all’esposizione. Le raccolte, messe tra loro in dialogo nel contesto della
mostra Libia 1911-1912, riportano alla luce documenti eccezionali mai
pubblicati prima, utili per arricchire la conoscenza storica degli eventi
storici che hanno contraddistinto l’espansione coloniale europea nell’Africa
settentrionale.