Pensato per dare spazio alla figura di Grazia Deledda lungo
la direttrice delle sue novelle scandite dalla svolta fantastica, mitica e
sognante, il volume ripercorre la narrativa breve della scrittrice premio Nobel
dagli esordi alle ultime raccolte. Deledda, narratrice dell’impossibile, pare
infatti trovare nella forma del racconto la formula più adatta a unire
l’elemento magico a quello realistico. La disamina mostra la maturazione
progressiva della scrittrice, rivela la sua modernità, l’attenzione per le mode
del suo tempo e, contemporaneamente, la capacità di superarle. Fedele
ritrattista del mondo a lei contemporaneo, nelle sue novelle, Deledda offre un quadro
della Sardegna, dove il paesaggio aspro e favoloso a un tempo segnala
l’ingresso dell’incomprensibile, dello straordinario, del perturbante e funge
da tessitura narrativa nella quale trovano spazio antiche tradizioni e leggende
popolari. Ne risulta uno spaccato dal valore testamentario in cui il dato
autobiografico si combina con quello leggendario.
INDICE
Zangrandi Silvia T.
Insegna Letteratura italiana contemporanea presso
l’Università IULM di Milano. Si occupa di letteratura fantastica del XIX e XX
secolo, del rapporto letteratura e giornalismo, di letteratura femminile, di
onomastica letteraria. Ha al suo attivo diversi articoli e volumi. Per i tipi
di Pàtron ha pubblicato Dino Buzzati, l’uomo, l’artista; La Sirena in figura.
Forme del mito tra arte, letteratura e filosofia con S. Moretti e R. Boccali; Scienza
e follia con D. Bombara e E. Patat e ha curato il volume In poche parole.
Riassunto e abstract: modelli e strategie.