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Luci e ombre nei Canti di Castelvecchio

Baroncini Daniela
Articolo Immagine
ISSN:
1120-8856
Rivista:
Rivista Pascoliana
Anno:
2023
Numero:
35
Fascicolo:
Rivista Pascoliana N. 35/2023

In questo saggio si propone per la prima volta una rilettura dei Canti di Castelvecchio attraverso il tema dell’ombra, fondamentale nell’intera opera di Pascoli e particolarmente presente in questa raccolta. L’idea pascoliana dell’ombra viene qui esaminata sullo sfondo della cultura tra fine Ottocento e inizio Novecento nell’intreccio di simbolismo, estetismo e decadentismo, attraverso il confronto con scrittori come Edgar Allan Poe e Walter Pater, ma anche in rapporto alla filosofia di Friedrich Nietzsche e alle teorie psicoanalitiche dell’inconscio. In questa prospettiva inedita emerge una reinterpretazione originale di alcune poesie dei Canti, che diventano così paradigmi della poetica umbratile, caratterizzata dalla dissolvenza del reale, costantemente smaterializzato in figure diafane e visioni evanescenti. In questo modo si conferma l’idea di Pascoli grande poeta dell’ombra, esploratore dell’oltre e dell’indefinito, interprete di una modernità inquieta sospesa tra gli abissi dell’io e la vertigine del nulla.

Parole chiave: ombra, umbratile, evanescenza, diafanità, indefinito.

Lights and shadows in Canti di Castelvecchio

This essay proposes for the first time a rereading of Canti di Castelvecchio through the theme of shadow, fundamental in the entire Pascoli’s work and particularly present in these poems. Pascoli’s idea of the shadow is examined here against the background of the culture of the late Nineteenth and early Twentieth centuries in the interweaving of symbolism, aestheticism and decadentism, through the comparison with writers such as Edgar Allan Poe and Walter Pater, but also in relation to the philosophy of Friedrich Nietzsche and the psychoanalytic theories of the unconscious. In this new perspective, an original reinterpretation of some Canti’s poems emerges, which thus become paradigms of shadowy poetry, characterized by the dissolution of reality, constantly dematerialized in diaphanous figures and evanescent visions. This analysis confirms the interpretation of Pascoli as great poet of the shadow, explorer of the beyond and the indefinite, interpreter of a restless modernity, suspended between the abysses of the ego and the vertigo of nothingness.

Keywords: shadow, shadowy, evanescence, diaphanity, indefinite.