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Prime indagini sulla tartuficoltura in Liguria

Di Piazza S. Pavarino M. Ambrosio E. Mariotti M.G. Zotti M.
Articolo Immagine
ISSN:
0390-0460
Rivista:
Micologia Italiana
Anno:
2013
Numero:
1-2-3
Fascicolo:
Micologia Italiana N.1-2-3/2013

Prime indagini sulla tartuficoltura in Liguria

La Liguria è ben nota per una grande varietà di prodotti agricoli e forestali (olio, fiori, produzioni orticole, funghi eduli epigei …), ma non per la produzione di tartufi. Nonostante in molte valli dell’entroterra crescano tutte e nove le specie ammesse alla vendita in Italia, la raccolta e soprattutto la coltivazione dei tartufi sono ancora risorse poco conosciute e di conseguenza non sfruttate. Vengono riportati i risultati relativi alle prime indagini inerenti la tartuficoltura ligure, finalizzate all’individuazione di impianti tartufigeni e alla stima della superficie attualmente dedicata a tale pratica. Le ricerche, svolte con la collaborazione dell’Associazione Tartufai e Tartuficoltori Liguri (A.T.T.L.), si riferiscono alla Val Bormida (SV), poiché è il territorio con tradizioni più antiche legate a questo prodotto. I risultati ottenuti riguardano il numero di piante ectomicorrizate acquistate, il numero di impianti messi a dimora e mostrano una situazione complessivamente in fase di espansione. In molti casi, però, le tartufaie sono risultate essere impianti di piccole dimensioni, caratterizzate da un numero esiguo di piante e da una non sempre corretta pianificazione e gestione. È comunque ragionevole supporre che in Liguria la tartuficoltura possa divenire un’importante risorsa, soprattutto, per il ripristino di aree agricole dell’entroterra attualmente poco sfruttate o addirittura abbandonate.

First survey on Ligurian truffle cultivation

Liguria is well-known for a wide range of agricultural and forestry products (oil, flowers, horticultural products, edible epigeous mushrooms ...), but not for truffle production. Although all the edible Italian species grow in many inland valleys, the harvest and in particular cultivation of truffles are still scarcely exploited. This paper shows the results of the first investigations on truffle cultivation in Liguria aimed at estimating the number of seedling bought and planted and at evaluating of the area currently used for truffle cultivation. The study was carried out with the Associazione Tartufai e Tartuficoltori Liguri (ATTL) and mainly refers to the Bormida Valley (SV), since the area has a long and ancient tradition regarding truffle exploitation. The results obtained about the number of ectomycorrhized plants purchased and the number of plants planted show a positive trend for truffle cultivation in Liguria. However, in many cases truffle orchards were characterized by a small number of plants and frequently planning and management were inappropriate. In spite of this, it is reasonable to presume that in Liguria the truffle could become an important resource, especially for the restoration of agricultural up-country areas currently underutilized or abandoned.