Il volume raccoglie i contributi presentati al Convegno Pragmatica
della comunicazione e testi classici (Verona 28-29 aprile 2022), fornendo nel
contempo un quadro metodologico d’insieme, attraverso a) una sintesi essenziale
delle premesse teoriche della scuola di Palo Alto; b) una riflessione
sull’esperienza pluridecennale di elaborazione che ha consentito un adattamento
specifico delle prospettive pragmatiche allo studio dei testi classici, in
sinergia con gli strumenti filologici, antropologico- culturali,
storico-letterari e linguistici; c) uno sguardo alle specificità dell’approccio
pragmatico che hanno permesso di vedere nuove soluzioni interpretative a
difficoltà esegetiche persistenti. Il vivo dialogo sviluppato su questo metodo
nel convegno veronese è testimoniato dalla raccolta di 12 interventi, che
spaziano in quattro fondamentali orizzonti concettuali: metacomunicazione;
comunicazione verbale e non verbale; contesti interattivi; paradossi, strategie
dell’interazione e del cambiamento.
INDICE
Ricottilli Licinia
Licinia Ricottilli è Professoressa Onoraria all’Università
di Verona, dove ha insegnato Lingua e letteratura latina. I suoi studi
riguardano principalmente la pragmatica della comunicazione applicata ai testi
antichi, la mimesi colloquiale in varie opere latine e la gestualità in autori
greci e latini. Per questo editore ha pubblicato Modalità della comunicazione
in Roma antica (2018), La lingua d’uso latina di J.B. Hofmann (20033) con un
aggiornamento metodologico e con l’aggiunta di note ed appendici, Gesto e
parola nell’Eneide (2000), La scelta del silenzio. Menandro e l’aposiopesi (1984).
Raccanelli Renata
Renata Raccanelli è Professoressa Associata di Lingua e
letteratura latina all’Università di Verona. Studia le forme della
comunicazione verbale e non-verbale nella commedia latina e nella riflessione
etico-politica di età repubblicana e imperiale. Alle dinamiche interattive e
alle rappresentazioni simboliche delle relazioni nel mondo romano ha dedicato
approfondimenti monografici, in riferimento all’amicitia in Plauto (1998), ai
paradossi del beneficium in Seneca (2010), all’uso pragmatico delle metafore parentali
nel linguaggio politico di Cicerone (2012).